RECUPERO DATI
DA DISCHI FISSI DANNEGGIATI
CON METODO RECO-TRON
IN CAMERA BIANCA 

Siamo leader nel recupero dati da dischi fissi danneggiati. Se pensate che i vostri dati siano andati per sempre persi, una speranza esiste ancora.

Pensate che la diagnosi è gratuita. Solo quando avremo la certezza di recuperare in toto o parzialmente i dati, vi forniremo del preventivo esatto che sarete liberi di accettare o declinare.

Non dovete fare altro che spedirci il vostro Disco Fisso a mezzo posta, o con il corriere di vostra scelta, interpellandoci preventivamente al 338 8516907  per i dati della spedizione . Il costo della chiamata è quello di un normale cellulare.

bullet Utilizziamo il metodo a camera bianca sistema Reco-tron. Fin'ora abbiamo ottenuto buoni successi, su tanti tipi di marche di Hard Disk. Samnsung, Seagate, Quantum, Fujitsu ecc.

Operiamo per tutta Italia presso la nostra sede di PARMA

CHIAMA ORA IL 338 8516907

alcuni consigli per evitare di
peggiorare la situazione:

bulletMai accendere un disco che può essere stato esposto ad acqua, fuoco, fulmine o fumo. L'unità deve essere riparata e i dati recuperati in una camera bianca controllata in classe 100 da parte di professionisti di recupero di dati.

bulletSe si sente un suono sordo quando si accende l'unità, è probabile che il servo freno sia andato perduto e l'unità non riesce a trovare la traccia zero. Spegnere l'unità immediatamente e non il accendere di nuovo. Si può rompere il freno della traccia zero all'interno del convertitore.

bulletUtilizzare lo stesso tipo di precauzioni per qualsiasi tipo di supporti, tra cui dischi magnetici, nastri o CD, quando i dati sono importanti per voi o per la vostra azienda.

bulletNon continuare ad accendere un disco se si ritiene che sia stato danneggiato. Non potrà altro che peggiorare.

bulletSe un disco è passato attraverso una grande quantità di forza o è visibilmente danneggiato, non tentare di accenderlo per vedere se è possibile visualizzare i dati ..

bulletNon colpire con piccoli colpi il disco fisso per cercare di far ripartire la testina.

bulletNon rimuovere il coperchio del disco rigido. Questo farà solo aumentare ulterioriormente i danni.

bulletNon scuotere mai il disco fisso.

bulletNon esporre l'unità a temperature estreme.

bulletNon tentare di recuperare i dati con i programmi software comunemente disponibili.

bulletEffettuate frequentemente il Backup dei vostri dati.

bulletInpachettate l'unità correttamente quando la si invia in un centro per il recupero dei dati. Questa è una delle principali cause di perdita permanente di dati.

bulletNon date per scontato che i dati siano irrecuperabili, non importa quello che ha dovuto affrontare il vostro disco fisso e/o supporto

Struttura
L'hard disk è composto essenzialmente da un motore sul cui albero sono innestati una pila di dischi di vetro rivestiti di materiale magnetico e un'attuatore elettromeccanico che pilota una batteria di bracci che a loro volta portano le testine di lettura-scrittura. Il tutto è farcito da un circuito di controllo che fornisce l'interfaccia verso il computer, che può essere ATA (volgarmente chiamata EIDE), SCSI, SAS o la più recente SATA.

I piatti
Sono fatti di vetro o alluminio e rivestiti di speciali leghe ferromagnetiche, materiali in grado di magnetizzarsi come il ferro, il nickel, il cobalto. I dati vengono memorizzati sulla superficie magnetica dei piatti sotto forma di microscopici campi magnetici. Gli 0 e 1 vengono codificati in base alla diversa polarizzazione dei micro-campi magnetici e rilevati tramite una sensibilissima testina.

Le testine
Nei vecchi modelli di hard disk erano costituite da sofisticatissimi elettromagneti, cioè microscopici avvolgimenti di rame, ed erano chiamate per questo motivo testine induttive. Gli hard disk più recenti sfruttano invece le spin-valve, speciali resistori che modificano la proprie resistenza elettrica in base alla polarità del campo magnetico sfruttando un'effetto quantistico detto resistività magnetica gigante.
Questa nuova tecnologia consente di ridurre notevolmente la potenza dei campi magnetici sui piatti, aumentando quindi la densità dei dati e di conseguenza la capacità dei dischi.
Le testine non hanno nessun contatto fisico con i piatti durante il normale funzionamento, ma planano sul cuscino d'aria formato dalla rapida rotazione dei piatti grazie al loro profilo aerodinamico. Quando l'hard disk è spento le testine vengono parcheggiate in una zona adibita a tale scopo, la landing zone, oppure in alcuni modelli vengono parcheggiate fuori dal disco in un apposito supporto di plastica.

I bracci, l'attuatore e il circuito di controllo
Sostengono e spostano le testine per raggiungere ogni punto dei piatti. Il comando dell'attuatore è dato dal circuito di controllo, il cui compito è quello di posizionare le testine sul cilindro su cui effettuare le operazioni di lettura-scrittura. Il tempo necessario per spostare le testine al cilindro corretto si chiama tempo di accesso e nei modelli attuali ha un valore che in media oscilla dai 10ms dei modelli economici fino ai 3-4ms dei modelli ad alte prestazioni usati nei server.

Logica di lettura e scrittura
Logicamente un hard disk si suddivide in cilindri, testine e settori (sistema CHS, dall'inglese Cylinder Head Sector).
Dalla figura potete capire come la localizzazione dei dati si risolva sostanzialmente tramite un sistema a 3 coordinate. Ogni blocco di dati viene indirizzato in modo univoco tramite le sue coordinate CHS. Una volta letto e recuperato il blocco di dati, il sistema operativo provvederà ad estrarre le informazioni cercate.
Per dovere di cronaca, il sistema CHS è ormai vecchio e inadeguato per i dischi più capienti, ed è stato sostituito da altri metodi che massimizzano l'utilizzo dello spazio sull'hard disk, ma è possibile usare ugualmente questo metodo perchè il BIOS può tradurre le coordinate CHS "fasulle" dei nuovi dischi in modo da renderli utilizzabili anche con vecchi sistemi operativi.